martedì 3 settembre 2013

VISIONI CALDE#01: KICK-ASS 2 di Jeff Wadlow

Quando nel 2010 Matthew Vaughn diresse il primo Kick-Ass l'industria cinematografica, che stava subendo la prima vera e potente ondata dei cinecomics, ebbe la controparte sporca e cattiva di quel mondo fantastico fatto di costumi aderenti e battute taglienti nel corso di fantasmagorici combattimenti all'ultimo sangue. 
La sceneggiatura di Matthew Vaughn coadiuvato per l'occasione da Jane Goldman sapeva riportare in celluloide e ossa tutta l'irriverente carica di sarcasmo autoironico delle splendide tavole disegnate da John Romita Jr. e sceneggiate da quel geniaccio di Mark Millar (a questo proposito invito tutti voi cari lettori che ancora non lo avete fatto a procurarvi il volume del primo episodio del primo "supereroe reale").
Purtroppo l'inaspettato successo del primo capitolo cinematografico ha avuto (e sembra sia una moda visto alcune derivazioni del recente rilanci Marvel che porta il nome di Marvel Now!) delle inevitabili ripercussioni anche sulla seconda stagione dell'opera fumettistica, che è già edita da Panini in Italia, e che perde lo smalto del suo predecessore, concedendosi un'allargamento della "visione" iniziale degli autori verso la spettacolarizzazione delle situazioni in cui si ritovano i protagonisti, la quale strizza l'occhio al film che inevitabilmente ne sarebbe scaturito; ed è a questo punto che Jeff Wadlow entra nei giochi dirigendo un film che oltre a subire tutti i difetti dell'opera originale, si ritrova anche a dover fare i conti con ciò che a Hollywood proprio non si può mostrare (eccessi di violenza che persino nel fumetto apparivano davvero esagerati e francamente inutili nell'economia della storia), sostituendo tali non-mostrabili con scenette poco opportune degne della peggior commedia demenziale all'americana.


Il film è girato molto bene, il combattimento finale è coinvolgente e appassionante, le emozioni non si fanno attendere e ci avvolgono da subito grazie alle ottime interpretazioni di Aaron Johnson nella parte di Kick-ass (e che probabilmente rivedremo in Avengers Age of Ultron nella parte di QuickSilver) e alla splendida Lyndsy Fonseca che veste nuovamente i panni della terribile Hit-Girl; per non parlare dello splendido Jim Carrey e del suo Colonnello Stelle e Strisce che sembra essere nato sulla carta per essere da lui interpretato sulla pellicola; ma la sensazione è quella di un film che ha perso l'anima che doveva caratterizzarlo, cioè un'anima di irriverenza nei confronti di un intero universo di finzione riversato a forza in un mondo di realtà, con tutta l'implosione caotica di eventi pazzeschi che tale operazione scatenerebbe.
Questa dovrebbe essere l'anima di Kick-Ass.
Questo spero torni ad essere Kick-Ass, la cui terza e ultima incarnazione fumettistica sta prendendo forma in questi giorni negli States e di cui presto vi parlerò.

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